Don Giorgio Carli, don Luigi Giovannini, don Sandro De Pretis: tre sacerdoti della mia regione finiti recentemente nel tritacarne dell’accusa di pedofilia, l’accusa più infamante e difficile da smentire che vi sia. Il primo, assolto in primo grado “perché il fatto non sussiste” mentre la vittima, unico teste, è giudicata “inattendibile”. Don Giorgio lavora nella chiesa del Corpus Domini di Bolzano, nella “zona più popolata e popolare della città”, in cui “non è mai aleggiato il dubbio. Innocente, sempre e comunque, per la gente che lo conosce".
Francesco Agnoli